Raku nella lingua giapponese indica “gioia di vivere”, amo questa tecnica dal carattere spettacolare, per quanto io lavori trovo sempre emozionante il momento in cui l’oggetto viene estratto dal forno, ancora incandescente e subito raffreddato.

Il suono dello sfrigolio, dovuto allo shock termico, è il momento magico in cui si formano sulla superficie dell’opera le screpolature, “craquelé”, prodotte dal contatto con l’aria prima, da vari materiali poi, che ne determinano di volta in volta il colore la lucentezza la profondità la metallicità della superficie.

Queste emozioni non possono essere descritte se non sono state vissute. La peculiarità della ceramica Raku è quella di creare oggetti dal colore irripetibile, unico, per quante creazioni faccia non so mai cosa uscirà dal forno.

Con la ceramica Raku, gli elementi della nostra stessa esistenza, terra aria acqua e fuoco, si uniscono in maniera mirabile in quell’attimo.

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